“Perché se siamo consapevoli del disastro climatico non agiamo?”
l’EcoLogico
Nel 2023 nuovo record dei gas serra. I report di Wmo e Unep
Per capire cosa sta succedendo al clima conviene mettere assieme i messaggi che la comunità scientifica sta lanciando in questi giorni. Prendiamo gli ultimi due. Il rapporto reso noto oggi dalla World Meteorological Organization (Wmo) certifica che nel 2023 abbiamo aumentato la concentrazione di CO2 in atmosfera di altre 2,3 parti per milione. E il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep), con il suo Emissions Gap Report https://www.unep.org/events/publication-launch/emissions-gap-report-2024-launch , spiega cosa significa in concreto. Significa che,
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Andrea Cardarelli: “Gli errori dei nostri antenati preistorici mostrano come evitare il disastro climatico”
La situazione climatica che stiamo vivendo non ha precedenti. Non era mai successo che una singola specie cambiasse il clima dell’intero pianeta: noi lo stiamo facendo da un paio di secoli bruciando combustibili fossili e deforestando. Sembrerebbe dunque inutile guardarsi indietro per cercare
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Maria Grazia Mammuccini (FederBio): “Sul bio obiettivi grandi e strumenti inadeguati. Serve un piano nazionale”
“Nell’Unione Europea dobbiamo arrivare al 25% di campi bio entro il 2030 e il nostro Paese ha scelto di anticipare questo traguardo al 2027. È un obiettivo indispensabile per difendere la biodiversità, per frenare la crisi climatica e l’erosione dei terreni, per migliorare l’offerta alimentare. Ma ci vuole coerenza tra obiettivi e strumenti. Un punto chiave
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Eolico offshore: il governo frena, ma l’Italia punta a diventare il terzo mercato mondiale
Un passo avanti e uno indietro. Sulle fonti rinnovabili il governo ondeggia e rischia di mancare gli impegni europei. Per due anni ha incassato una crescita di energia pulita in larga parte collegata al fotovoltaico incentivato con il 110%. Ma ora questa spinta si è esaurita e diventa concreta la possibilità
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La carbon tax è possibile “senza generare una perdita di benessere”. Lo studio di Bankitalia
La carbon tax non è più un tabù. La Banca d’Italia ha prodotto un working paper (Gli effetti distributivi della tassazione del carbonio in Italia) che fa uscire il tema dalla gabbia ideologica in cui è stato spesso rinchiuso (ambiente contro economia) per restituirlo a una logica economica più ampia, in cui
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I campi restano a secco per mesi? Solo il 4,6% dei terreni irrigati usa acque reflue
L’acqua è diventata un problema centrale: o è troppa o è troppo poca. Questo ormai lo sappiamo. E sappiamo anche perché. La crisi climatica ha cambiato il ritmo delle piogge rendendole più concentrate e più pericolose, mentre le lunghe siccità che riempiono i vuoti tra un’allerta meteo e l’altra induriscono
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Molte mucche sono un disastro climatico, poche nei campi aiutano il suolo a catturare CO2
Ogni tanto arriva una buona notizia. Sappiamo che gli allevamenti intensivi sono un disastro anche per il clima, tanto che in Olanda le mucche hanno cominciato a essere tassate per ridurre l’impatto serra del Paese. Ma le medesime mucche, distribuite in ragionevoli quantità nelle aziende agricole non intensive, improvvisamente acquistano meriti. La loro presenza migliora la qualità del terreno diminuendo
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