Ho cominciato a lavorare a Repubblica dai numeri zero.
Era il dicembre del 1975, la redazione era formata da poche decine di persone e si respirava grande attesa nell’aria.
Andò bene: dopo un primo momento in cui l’equilibrio economico appariva in bilico, cominciò la cavalcata delle vendite in crescita che durò molti anni.
Io ho fatto la mia parte occupandomi, dal 1980, di ambiente. Ho seguito come inviato i principali appuntamenti internazionali: dalle conferenze sull’ozono negli anni Ottanta all’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992, dai reportage sui grandi disastri petroliferi ai vertici sul cambiamento climatico. E ho scritto alcuni libri tra cui: Atti contro natura (Feltrinelli, 1992), Ecomafia (Editori riuniti, 1995, con Enrico Fontana), Il grande caldo (Ponte alle grazie, 2004), Soft economy (Rizzoli, 2005, con Ermete Realacci), Dark economy (Einaudi, 2012, con Enrico Fontana), Ecologia del desiderio (Aboca, 2017).
Dalla fine del 2020 coordino Terra, il canale sull’ambiente dell’Huffington Post.
Mi occupo di comunicazione della questione ambientale perché credo che, dopo la fase della denuncia, una sorta di lunga “opposizione”, l’ambientalismo debba accettare la sfida del governo di una società complessa e piena di contraddizioni come quella in cui viviamo.
Tes, l’associazione per la Transizione ecologica solidale di cui sono vicepresidente, lavora in questa direzione assieme a tanti altri.
Senza soluzione dei problemi ambientali il mondo sarà più difficile e le tensioni sociali aumenteranno. Senza soluzione dei problemi sociali l’ambiente continuerà a essere eroso da chi non ha nulla da perdere. Unendo le forze ce la si può fare.
E’ ora di cambiare.
Mi occupo di ambiente come giornalista dal 1980. Coordino Terra, il canale sull’ambiente dell’Huffington Post.
Ho scritto qualche libro, l’ultimo è “Un pianeta ad aria condizionata”. E credo che sia arrivato il momento di cambiare passo.
Per smettere di addentare in modo bulimico il pianeta non bastano i notai dei disastri, ci vogliono romanzi, film, serie TV che aiutino a costruire un immaginario quotidiano in linea con la nuova realtà, quella in cui rischiamo di finire vittime di noi stessi. Questo cambiamento fa bene all’ambiente, rilancia l’economia, rafforza la coesione sociale.
Vogliamo cominciare?
PORTFOLIO
Un pianeta ad aria condizionata
TES – Transizione Ecologica Solidale
Terra
Ecologia del desiderio
Circular economy network
Alla Carica!
Blog Eco-logica