Sappiamo che la tempesta che ha sconvolto le Marche nel settembre scorso, la frana che ha ucciso 12 persone a Ischia due mesi dopo e l’alluvione dell’Emilia Romagna sono la versione soft di quello che ci capiterà nei prossimi anni perché il clima sta cambiando in peggio sotto la spinta crescente dei gas serra. Ma sappiamo come attrezzarci per mettere il Paese in sicurezza? La risposta dovrebbe essere tecnica, come si farebbe di fronte a una malattia consultando un medico. Invece il colpo di scena di questa lunga campagna elettorale per le europee è che la risposta sta diventando politica: lo schieramento di destra ha scelto la strada di un attacco frontale alla comunità scientifica per provare a sovvertire il verdetto di condanna dei combustibili fossili emerso da decenni di studi di migliaia di ricercatori. Così il rischio per la collettività, e soprattutto per i più deboli che sono i più esposti, diventa ancora più alto.
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